Se è vero che la verità più intima e indicibile dell'umano affiora soltanto in guerra, nella malattia, nella follia, Quale scenario può essere più fecondo di un interno famigliare segnato dalla malattia? Se ne sono accorti tre grandi scrittori. Scrittori veri. Scrittori figli, per una volta prima figli che scrittori, per questo vicinissimi all'esperienza segreta, senza parole, senza testimoni che le nostre famiglie vivono. Un modo per ritrovare se stessi e per rinvenire tra le righe il regalo abbandonato di qualche parola da balbettare. Lo Sconosciuto di Nicola Gardini è la storia di un uomo, docente ad Oxford, che vede il proprio padre trasformarsi in uno sconosciuto. È l'Alzheimer, eppure non è un libro sull'Alzheimer. È autobiografico, ma non è un'appiccicosa testimonianza. È un romanzo vero, che scava nei segreti di una famiglia, nel non detto dei sentimenti, nella paura della debolezza. E un elogio della madre, che «quel muro della demenza lo sfondava un po' ogni giorno, con la sua incrollabile fede nella forza del discorso». Un libro vero. Per ogni copia venduta on line, 2 euro vanno alla Federazione Alzheimer Italia. |