| | | | |
|
Vuoi registrarti oppure effettuare il tuo login? Clicca qui
|
|
|
Questo è il giardino |
|
Sandro Dell'Orco, Libri e riviste d'Italia, 01.03.2006 |
|
Leggendo questi otto splendidi racconti di Giulio Mozzi non si può fare a meno di ripensare a Robert Walser, uno dei maggiori scrittori di lingua tedesca del secolo scorso, autore tra l’altro del celeberrimo racconto La passeggiata, e anticipatore (e forse per certi versi ispiratore) di Franz Kafka. E ciò non per una somiglianza esteriore, meramente stilistica o di contenuto, ma perché ci si accorge, con grande meraviglia, mano a mano che si procede nella lettura, che in Mozzi sono in gioco ed operano la stessa elaborazione estetica degli impulsi vitali e la stessa razionale consapevolezza dell’atto della scrittura dello scrittore svizzero. In altri termini, non ci troviamo di fronte ad un imitatore o a un epigono, ma ad uno scrittore che poggia saldamente i piedi sullo stesso terreno calcato da Walser, e che vi cammina anche, cercando di scoprirvi le nuove prospettive conformi al suo tempo. Quanta fatica, concentrazione e sacrificio istintuale siano necessari per trovare quel terreno e sostarvi – sia pure per il tempo necessario a comporre otto brevi racconti – è testimoniato indirettamente dall’abbandono della letteratura e dal successivo crollo psichico di Walser e, direttamente, dalla confessione di Mozzi, che nella Nota ci dice tranquillamente che tutto quello che ha scritto dopo Questo è il giardino, - vale a dire dal 1992 ad oggi – è degno di essere seppellito e dimenticato, e che la felicità compositiva di allora - per sua colpevole debolezza - non è più tornata.
Su tutti i racconti spicca inarrivabile L’apprendista, in cui il motivo walseriano del sacrificio pratico dell’Io e della sua resurrezione mistica nell’arte letteraria si ripresenta alle soglie del 2000 in tutto il suo fascinoso orrore masochistico. Il linguaggio è apollineo, classico, rischiarante, ma ciò che illumina con i suoi gelidi raggi è la vita impotente e parademenziale del protagonista, in cui è sbarrata ogni via d’uscita, e che ricorda i percorsi ossessivi e disperati degli animali in gabbia, o le evoluzioni piene di tormento di quelli del circo. Riprendono il tema, sia pur a un livello meno alto, e con diverse modulazioni, Lettera accompagnatoria, Per la pubblicazione del mio primo libro e Vetri; se ne distanziano variamente, accogliendo tra l’altro suggestioni kafkiane e ‘lodoliane’, i rimanenti racconti.
|
|
Tutti i diritti degli articoli della rassegna stampa di sironieditore.it di proprietà dei rispettivi autori/testate/siti. Testo riprodotto unicamente a scopo informativo. |
|
|
|
|
Sironi Editore è un marchio di Alpha Test s.r.l. viale Cassala 22 - 20143 Milano tel. 02-58.45.981 - fax 02-58.45.98.96 C.F./P.IVA: 08317940966 R.E.A. MI 2017255 Cap. Soc. € 146.093,57 int. vers. |
|
|