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Avoledo, quella regione ci somiglia |
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il Piccolo, 24.12.2004 |
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Un pubblicitario, un'offerta, una campagna sui Celti |
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PORDENONE S'intitola “Lo stato dell'unione”, uscirà a gennaio, ed è il nuovo libro (Sironi Editore) del pordenonese Tullio Avoledo.
Racconta la storia di Alberto Mendini, pubblicitario cinquantenne un tempo sulla cresta dell'onda e oggi sull'orlo del fallimento, che riceve una di quelle proposte che non si possono rifiutare. L'assessore alla cultura della Regione gli chiede di organizzare, in cambio di un bel pacco di soldi, nientemeno che la campagna per l'«Anno dell'Identità Celtica". Mendini è perplesso: di Celti, da quelle parti, per quello che lui ne sa, non se ne sono mai visti. E i soldi sono tanti, forse addirittura troppi...
La terza scorribanda narrativa di Avoledo si svolge in una regione che non c'è, ma potrebbe benissimo esserci. In un'Italia governata da un partito che si chiama “Italia in Marcia", e al cui interno si annida un'organizzazione separatista internazionale che punta al distacco del Nord Est e alla creazione di un nuovo Stato razzista, e fondato sulla «comune identità celtica» a cavalcioni delle Alpi.
La storia, dal sapore politico così pepato da fare di questo romanzo un ironico, lucido e disperato pamphlet, è innervata da una felicità inventiva ancora supe-riore a quella esibita nell'« Elenco telefonico di Atlantide».
Alberto Mendini Si trova sballottato tra morti che parlano, esperimenti di psi-cofonia, astronauti americani esiliati in Italia, assessori deliranti, giovinette ipersessuali: tutto un circo di artisti del segreto e del complotto, dove quanto più un personaggio è folle tanto più siamo costretti a dire:
«Si, lo conosciamo; è già tra noi».
Entrando di potenza in quel genere letterario che è il romanzo fantapolitico del presente, con «Lo stato dell’ unione» Tullio Avoledo si propone come il narratore che dice, oggi, in Italia, tutto quello che abbiamo sotto gli occhi, e che non si può dire.
Avoledo è nato nel 1957. Abita in Friuli e lavora a Pordenone. Dopo i successi di «L'elenco telefonico di Atlantide» e «Mare di Bering», ora torna alla carica con questo romanzo avventuroso, ironico e feroce.
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