Bello e intenso questo romanzo d’esordio di un trentatreenne che affronta due temi quasi sempre rmossi: la vecchiaia e la morte. Il racconto affronta un rapporto tra un giovane e sua nonna, una relazione ricostruita sulla presenza e, dopo la scomparsa della donna, sull’assenza. Frammenti di una memoria che illumina ed emoziona convergono a ricostruire una vicenda nella quale affondano le radici della storia familiare dell’io-narrante e il senso di uno sguardo che va al futuro. E’ questa la lezione di alcune persone e della loro “timida santitŕ”. Un libro che fa bene alla letteratura e alla vita.
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