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Una timida santitą |
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Il Gazzettino, 10.08.2003 |
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Un libro che parla della morte e di come questa consuma la vita di una persona. Č la storia dell'anziana Tina accudita, sorretta e aiutata dal nipote. Quello che ne esce č un dialogo intenso, sviluppato sul rapporto tra vecchi e giovani sullo sfondo di una vita quotidiana contrassegnata da uno scambio continuo di informazioni, pensieri e riflessioni. Un rapporto fecondo che si sviluppa non solo quando la donna č viva e comunica le proprie sensazioni al nipote che le sta vicino, ma anche dopo la sua scomparsa quando "comunica" con i suoi oggetti, con il mobilio che arreda la sua ormai ex casa e con le suppellettili che impreziosiscono l'abitazione. Ed č proprio in quella "timida santitą", di una persona ormai scomparsa, che Garlini punta a dare un senso al racconto, ma anche alla figura del nipote che con lei si confronta. Un volume, quindi, che parla della morte, ma che intensamente si rivolge a chi ama la vita e le persone, soprattutto quelle pił care, che prima fanno parte del nostro senso comune e che poi improvvisamente spariscono. |
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