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Il bancario scrive un thriller ed è subito bestseller |
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Pierpaolo Grillo, Il Secolo XIX, 12.08.2003 |
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Impiegato all'ufficio legale della banca Popolare Friuladria, quarantacique anni, sposato con due figli. Un tipo sedentario con l'amore per la letteratura straniera. È Tullio Avoledo lo scrittore rivelazione della scorsa primavera. Dal trasferimento per lavoro da Pordenone a Milano, dalla vita in uno squallido residence di periferia, dalla lontananza dalla famiglia e, dalla scarica adrenalinica antiimpiegatizia, sono nate le cinquecento pagine de "L'elenco telefonico di Atlantide" che in poche settimane è salito in testa alle classifiche di vendita. Le prime 4.500 copie sono andate esaurite il giorno dopo l'uscita in libreria. "Era un venerdì 17", confida l'autore.
"È stato un libro terapia, mi sono divertito a scriverlo", racconta l'autore al pubblico presente a "Incontro d'Autore", l'appuntamento del giovedì a Villa Marigola di Lerici.
È gentile, pacato, cortese, Tullio Avoledo. Tiene la giacca nonstante il caldo e non si fa fatica ad immaginarlo dietro una scrivania a risolvere i problemi legali della sua banca. È dalla conversazione educatamente brillante che viene fuori l'altro Avoledo, quello che ha creato Giulio Rovedo, una sorta di alter ego, il protagonista del libro edito dalla piccola casa editrice Sironi che, per pubblicarlo ha creato la collana "Questo e altri mondi".
Un tipo originale l'autore friulano che intrattiene una corrispondenza con i suoi scrittori anglosassoni preferiti. "Qualche anno fa ho deciso di scrivere una lettera a tutti gli autori inglesi e americani che avevo letto in lingua originale e mi avevano colpito. Mi hanno risposto Le Carré, Amis, Updike, Irving, Heller, ed anche Sir Arthur C. Clarke, il maestro di 2001: Odissea nello spazio. Proprio a lui ho chiesto se ci fosse la possibilità di replicare la coscienza imana su un supporto informatico e lo scrittore inglese mi ha parlato di Soul Catcher 2025, un progetto di British Telecom che è poi diventato il nucleo di Atlantide. Per quanto inverosimile, Bt sta ricercando se sia possibile confezionare un chip con le nostre emozioni, la nostra personalità che i nostri pronipoti potranno utilizzare per conoscrci. Se penso che mio padre sta a 25 chilometri da casa mia e non lo frequento molto…"
Il romanzo finalista al Campiello, racconta di una banca di provincia (la Cassa di credito cooperativo del Tagliamento e del Piave) che viene riassorbita dalla potentissima Bancalleanza, e del mobbing cui resta vittima il legale dell'istituto di credito Giulio Rovedo. Per lui si prospetta un non gradito trasferimento a Milano. Dietro le manovre di Bancalleanza, si profila una potente setta segreta che cerca un prezioso cimelio della religione ebraica. Nel libro si intrecciano diverse trame, personaggi umani e mitologici, citazioni letterarie e musicali, fino ad un finale a soprpresa che disorienta il lettore: una citazione - alla Sciascia di "Todo modo" - che rinvia alla lettura per ricomporre il puzzle del thriller. "Nel libro - dice Avoledo - c'è un indizio per trovare il mio indirizzo di posta elettronica, ed io cerco di rispondere a tutti". |
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