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Slow news | Manifesto per un consumo critico dell’informazione | |
«Slow News insegna come distinguere tra notizie “vere” e fuffa. Raccomandato per chi voglia capire come funzionano i media e perché è diventato così difficile tenersi informati senza perdere tempo». Stephan Ruß-Mohl, Università della Svizzera italiana e EuropeanJournalism Observatory
«Peter Laufer affronta i miei colleghi giornalisti con vigore e senso dell’umorismo, criticando il noioso chiacchiericcio che distrae dall’informazione che conta. Forse noi potremmo imparare ad arringare un po’ meno il pubblico che, a sua volta, potrebbe imparare a spegnerci (gulp!) un po’ di più». Terry Phillips, conduttore radiofonico ed ex inviato CBS
«Per orientarsi tra informazioni e notizie che ci sfrecciano intorno alla velocità della luce, un convincente invito a rallentare e digerire con consapevolezza le notizie e il loro contesto. Un’opera obbligatoria per lo studente di giornalismo del XXI secolo». John V. Pavlik, Rutgers University, USA Slow News ci insegna a rallentare per scegliere in maniera critica che cosa mettere nel paniere: per difenderci dalla disinformazione, per fare notizia, per diventare noi stessi giornalisti. «È la stampa, bellezza, la stampa. E tu non ci puoi fare niente, niente!». In una pellicola degli anni Cinquanta il giornalista Humphrey Bogart lo diceva al criminale di turno, dando avvio alle rotative. Ma la stessa battuta, trasposta nella nostra società ipermediatica, sembra descrivere anche la situazione del consumatore di fronte all’assalto del ciclo continuo dell’informazione. Pensiamoci un momento: inconsapevolmente, ci facciamo imbonire da ventiquattro estenuanti ore di scoop e breaking news, approfondimenti e interviste, valutazioni degli esperti e immagini in esclusiva. Esondano dagli schermi della TV, dalle autoradio, dai siti dei quotidiani; ci raggiungono nella inbox dell’email e persino sul telefono. Ma abbiamo proprio bisogno di tutte queste notizie in tempo reale? Secondo Peter Laufer la risposta è no. Possiamo, dobbiamo essere noi a decidere attivamente che cosa è importante sapere, in quale momento e da quale fonte; solo così avremo il tempo di assaporare e digerire ciò che conta davvero. Perché l’informazione è vitale, tanto quanto il cibo, e una buona dieta mediatica deve essere nutriente e bilanciata. Codice ISBN: 978-88-518-0159-5 Pagine: 160 Prezzo di copertina: € 17,00 Prezzo scontato 5%: € 16,15
Peter Laufer vive a Eugene, negli USA, dove insegna giornalismo alla University of Oregon. Dagli anni Settanta si occupa di attualità e tematiche sociali alla radio, per la stampa e come documentarista. È stato a lungo corrispondente dall’estero per NBC News; ha collaborato con San Francisco Chronicle, Penthouse, Washington Post, NBC Radio e CBS Radio; come esperto di vecchi e nuovi media è stato consulente per l’UNESCO e diverse emittenti radiofoniche in Europa e negli USA. È autore di numerosi saggi, tra cui Sironi Editore ha pubblicato La battaglia delle farfalle (2010). | |
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