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Le mele di Chernobyl sono buone
Mezzo secolo di rischio tecnologico
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«Oggi più che mai, indagare il rischio tecnologico è una sfida che non si può rifiutare: come insegnano le storie narrate in questo libro, senza un dialogo aperto a tutte le parti coinvolte le controversie tecnico-scientifiche possono degenerare in conflitti sociali. In gioco c’è molto più del destino di qualche discussa tecnologia: siamo chiamati a partecipare a un dibattito culturale su diverse idee di progresso, e da quella che sceglieremo nascerà la società del prossimo futuro.»
«Le mele di Chernobyl sono buone? Certo, basta seppellire il torsolo bene in profondità» recitava una barzelletta russa in circolazione dopo il disastro che ha cambiato per sempre il nostro immaginario sull’energia nucleare.

Che la società debba proteggersi dai nuovi pericoli di origine antropica – talvolta aggravati da sottovalutazione del rischio, interessi di parte, carenza di informazioni, iniqua distribuzione di rischi e benefici, danni irreversibili che si estendono a luoghi remoti e generazioni future – era chiaro già in quel 1986, ma oggi lo è più che mai: la riflessione sui rischi connessi allo sviluppo di scienza e tecnologia non può essere rimandata oltre.

Questo libro, a partire dal racconto degli eventi che hanno condizionato il rapporto tra scienza e società e che si stagliano nella memoria collettiva (da Bikini a Seveso, dall’AIDS alla mucca pazza), fa il punto sul presente, mostrando come il governo della scienza nelle democrazie contemporanee necessiti di scelte socialmente condivise. E si conclude con un’affascinante ipotesi: le rappresentazioni sociali delle tecnologie svolgono la funzione di miti moderni, capaci di influenzare il dibattito sugli sviluppi di scienza e tecnologia e determinare la società in cui vogliamo vivere.
Codice ISBN: 978-88-518-0059-8
Pagine: 272
Prezzo di copertina: € 16,00
Prezzo scontato 5%: € 15,20


Giancarlo Sturloni, fisico, giornalista e scrittore, esperto in comunicazione della scienza, svolge attività di consulenza e formazione in campo tecnico-scientifico, sanitario e ambientale. Insegna Comunicazione del rischio nelle università di Trieste, Udine e Ferrara e Giornalismo scientifico alla SISSA di Trieste. È autore dei libri Energia nucleare (Alpha Test, 2011) e Le mele di Chernobyl sono buone-Mezzo secolo di rischio tecnologico (Sironi, 2006). Con Daniela Minerva ha curato il volume Di cosa parliamo quando parliamo di medicina (Codice, 2007).
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